Dopo un lungo silenzio. Dylan Dog

Una storia profonda ed emozionante che racconta la perdita e l'inadeguatezza dell'essere umano nell'affrontarla: come il silenzio, avvolge ogni cosa.
Un'opera degna del gran ritorno di Sclavi alla penna, il quale da prova, ancora una volta, di conoscere i meandri dell'animo umano e di saperli narrare, senza orpelli, come se fosse la cosa più naturale da fare.
Notevole la scelta del titolo il quale, oltre a rappresentare egregiamente l'intera opera, strizza l'occhio al ritorno del papà di Dylan alla sceneggiatura dopo un lungo silenzio, per l'appunto.

Una stupenda edizione per celebrare i 30 anni dell'indagatore dell'incubo e del ritorno alla scrittura del suo creatore, Tiziano Sclavi. La storia presente al suo interno è di una delicatezza infinita, capace di far breccia in qualsiasi cuore: l'incubo in questa storia è rappresentato dalla perdita, dalla distanza incolmabile e dal senso di colpa nell'essere uomini e quindi deboli per natura. Un eroe tuttavia è colui che riesce a sconfiggere anche i propri mostri e non solo quelli degli altri, Particolarmente apprezzata inoltre la presenza della sceneggiatura della storia, veramente interessante per capire come prendono vita i disegni e le storie che tanto amiamo.